saponi di Aleppo, lenzuola, acqua, campana d’ottone, 2019
Durante l’assedio di Aleppo, c’erano laboratori di produzione di sapone che continuavano a lavorare nonostante i bombardamenti.
Grazie ad una catena di contatti, l’artista ne recupera 99. I saponi sono fatti di alloro, cenere e olio d’oliva. Stefano Mario Zatti li mantiene puri come sono, poiché siano usati rispettando la loro natura originaria, e dà nuova vita ad un rituale rivolto a chiunque voglia farsi coinvolgere. La sindone che li accoglie si imprimerà del gesto delle mani di chi vi interagisce.
During the siege of Aleppo, there were soap-making workshops that continued to work despite the bombing.
Thanks to a chain of contacts, the artist recovers 99 of them. The soaps are made of laurel, ash and olive oil. Stefano Mario Zatti keeps them pure as they are, in order to be used respecting their original nature, and he gives new life to a ritual aimed at anyone who wants to get involved. The shroud that welcomes them will be imprinted with the gesture of the hands of those who interact with it.